Lezione conclusiva di Anton Bierl, professore Emerito dell'Università di Basel, nell'ambito del periodo da Visiting Professor presso il DAAM, dal titolo: Gli eroi greci fra letteratura e archeologia in una prospettiva post-eroica.
Nell'ambito del Ciclo di Seminari afferente al PRIN 2022 "Folklore and Oral Traditions in Greek Culture", l'intervento della prof.ssa Chiara Meccariello (University of Exter), "Testo e performance nei papiri tragici", intende indagare i condizionamenti del sistema di comunicazione orale/aurale nella costituzione del testo teatrale. La sopravvivenza del testo oltre la sua prima rappresentazione è un aspetto affascinante e di difficile indagine: le varie occasioni di performance in teatri dentro e fuori l'Attica, le interpolazioni attoriali, gli interventi registici hanno giocato un ruolo non certo secondario nella configurazione del testo giunto fino a noi, sia attraverso una trasmissione diretta che indiretta. Una lettura dei documenti papiracei che cerchi di identificare le spie testuali di una oralità secondaria, dovuta alla diffusione e/o eventuale integrazione dei testi teatrali, costituisce un punto di partenza ineludibile per indagare il fenomeno della stratificazione testuale e della sopravvivenza delle performance tragiche nel tempo.
Sarà possibile seguire il seminario anche sulla piattaforma Zoom al seguente link:
Tracce di storiografia musicale nel 'De musica' attribuito a Plutarco
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Il 31 marzo 2025, presso l'Antisala degli Specchi di Palazzo Corigliano, si è tenuta una lezione a cura del prof. Angelo Meriani, uno dei maggiori specialisti di musica antica, sul tema Tracce di storiografia musicale nel 'De musica' attribuito a Plutarco.
Università di Napoli Federico I - BRAU - Biblioteca di Area Umanistica, piazza Bellini e Centre Jean Bérard - Palazzo "Il Grenoble", Sala Alexandre Dumas, via Francesco Crispi 86
Rileggere Dédale. Mythologie de l'artisan en Grèce ancienne di Françoise Frontisi-Ducroux (Paris 1975), cinquanta anni dopo e venticinque dalla sua riedizione (Paris 2000): un'impresa audace, non facile, dopo una pentekontatia fita di illusioni e disillusioni storiche, progettualicà sognate, realizzate, fallite, trasformazioni epocali, critiche e repentirs metodologici, come quelli espressi, proprio su Dédale, dalla stessa autrice nela postfazione ala riedizione dela sua opera. Dédale fu la prima monografia che contribui alla storia degli artigiani del mondo classico selon les lois de l'analyse structurale, come precisò nella prefazione Pierre Vidal-Naquet, ponendo al centro non i realia, ma un mito, spiegato nel suo stretto rapporto con le istituzioni e le pratiche sociali. La prima mythologie dell'artigiano nacque in un mondo dove la condizione e il ruolo dei lavoratori erano una realtà cogente, se non al primo, di certo tra i primi posti dell'agenda politica e sociale: oggi rileggiamo Dédale, quando la stessa 'questione operaia' è diventata mitologia, quando il lavoro si è profondamente trasformato, quando la Labour History è diventata sempre più pratica rara, anche se invocata. Tendenze diverse si sono affermate: protagonisti della scena ultimamente sono sempre più i prodotti, 'agenti e autopromoventisi, sempre meno l'artigiano, il produttore, sempre meno i contesti di produzione, le pratiche sociali, il rapporto con le committenze: i daidala sempre più appaiono separati e autonomi da Dedalo. Le parole, il mito, gli spazi di produzione, la storia, la figura dell'artigiano, le tecniche, gli oggetti, il potere, le pratiche sociali, - 'filo rosso' di Dédale - potranno essere ripresi e ridiscussi alla luce del ricco e movimentato cinquantennio che c i separa dall'opera di Françoise Frontisi-Ducroux e del contesto storiografico e scientifico che hanno fatto da cornice ala sua pubblicazione.
La magia, l’arte di determinare il corso degli eventi e di esercitare il controllo sulla natura mediante il ricorso a forze invisibili, è un elemento ricorrente nelle culture di tutte le epoche. Possiamo affermare con sicurezza che la pratica della magia è uno dei tratti qualificanti della specie Homo, a partire dal Neanderthal. La magia sembra dunque essere emersa nel corso dei processi evolutivi che hanno contraddistinto la nostra specie. Lo studio della magia, vista la sua trasversalità cronologica e geoculturale, implica di necessità un approccio antropologico e comparativo. Alla luce di queste considerazioni, è ragionevole pensare che un Ateneo come “L’Orientale” e un Dipartimento con le caratteristiche del Dipartimento di Asia, Africa e Mediterraneo, possano dare un contributo significativo allo studio del sistema di credenze e del complesso di pratiche che si possono ricondurre alla sfera della magia, in molteplici aree culturali disseminate su un’ampia porzione del mondo. Un tema così complesso e così ricco di sfaccettature deve essere affrontato da una pluralità di punti di vista. Il significato che le pratiche magiche assumono nelle singole culture non si rivela senza uno studio integrato delle ideologie e dei valori simbolici che determinano quelle specifiche pratiche magiche, degli oggetti materiali che vengono impiegati, delle forme della testualità e delle pratiche performative ad essa connesse, senza dimenticare le modalità di trasmissione e di controllo delle conoscenze magiche, nonché gli usi sociali e politici della magia, il suo rapporto con la religione e con la scienza. L’intenzione del Comitato organizzatore è di gettare le basi, con questo Convegno, per altre iniziative focalizzate su alcuni aspetti specifici, sempre nell’ottica di un approccio trasversale e multiculturale, senza il quale un oggetto complesso come la magia rischia di sfuggire a una piena comprensione.
Realizzato nell’ambito delle attività del Dipartimento di eccellenza 2023-2027, questo Convegno vuole anche offrire agli studenti dei Corsi di studio dell’Ateneo e ai Dottorandi un’attività didattica di elevata qualificazione, nella ferma convinzione che nell’Università italiana didattica e ricerca devono continuare a restare unite.
Tra il 24 febbraio e il 28 febbraio 2025, si terrà a Sessa Aurunca la Winter School Analisi e documentazione di monumenti antichi, organizzata in collaborazione tra l’Università di Napoli L’Orientale - Dipartimento Asia Africa e Mediterraneo e Centro studi su interazioni e scambi nel mondo antico e medievale, il Ministero della Cultura - Direzione Regionale Musei della Campania e il Comune di Sessa Aurunca. La Winter School è rivolta a laureati triennali e magistrali (classi di laurea in lettere, beni culturali e architettura) e prevede un’attività didattica frontale associata ad attività pratica sul campo. In particolare, la Winter School si propone di fornire un’ampia gamma di attività didattiche, di tipo teorico e pratico, sulla tematica dell’analisi e documentazione di un’architettura di epoca romana ed in particolar modo il Criptoportico di Sessa Aurunca (CE). Il percorso formativo mira al conseguimento di competenze a più livelli, di aggiornamento e perfezionamento, relative all’analisi, schedatura e documentazione dei beni culturali, con particolare riguardo alle nuove metodologie di documentazione, anche tridimensionale e alle tematiche connesse al restauro, alla valorizzazione e divulgazione dei monumenti antichi.
Iscrizioni aperte fino al 18 febbraio.
Per info e candidature: ws-sessaaurunca@unior.it
Comitato organizzatore: Marco Giglio, Angela Bosco, Ilaria Di Tano
Lazione inaugurale a.a. OR.SA "13 anni al MiC: dalla Soprintendenza al Museo
Lazione inaugurale a.a. OR.SA "13 anni al MiC: dalla Soprintendenza al Museo"
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Su proposta della Scuola Interateneo di Specializzazione in Beni Archeologici OR.SA., il prof. Valentino Nizzo, docente di Museologia e comunicazione, per l'apertura dell'anno accademico 2024-25 terrà una conferenza inaugurale volta a ripercorrere la sua variegata esperienza professionale di tredici anni come funzionario e dirigente del Ministero della Cultura (MiC), dall'ingresso nel 2010 nella Soprintendenza archeologica dell'Emilia Romagna, con incarichi di tutela su un vastissimo territorio e responsabilità nella valorizzazione del Museo Archeologico di Ferrara e di numerosi musei locali, per passare poi nel 2015 all'incarico di responsabile della comunicazione, promozione e accessibilità culturale del sistema museale nazionale presso la Direzione generale Musei e concludere infine, dal 2017 al 21 dicembre del 2023 come direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Istituto dotato di autonomia speciale. La conferenza offrirà una occasione per ripercorrere attraverso la prospettiva del relatore le trasformazioni del MiC negli anni che hanno preceduto e seguito la riforma promossa dal ministro Dario Franceschini e per offrire uno sguardo dall'interno su uno dei più rilevanti sbocchi professionali per chi aspira a compiere la carriera da archeologo, con la condivisione di esperienze personali e riflessioni su potenzialità e criticità di tale percorso anche alla luce dell'offerta formativa di Università e Scuole di Specializzazione. Ampio spazio sarà dato a domande e curiosità dei presenti. La partecipazione è aperta e caldamente suggerita anche agli allievi del triennio e della magistrale e a tutti gli interessati fino ad esaurimento dei posti in sala.